
I gruppi WhatsApp della Comunità Pastorale si spostano su Telegram
Seguendo le indicazioni della Diocesi di Milano, a partire dal 2020 i gruppi della Comunità Pastorale si sposteranno su Telegram, app di messaggistica simile alla più diffusa WhatsApp che però garantisce un miglior rispetto della privacy e funzionalità più avanzate.
Di seguito proverò a dare risposta alle domande e ai dubbi di chi, non conoscendo Telegram, si chiede perché mai dovrebbe cambiare (o affiancare) l’app più famosa al mondo.
-* WhatsApp ce l’hanno tutti, Telegram no
Ok, WhatsApp è molto più diffuso… ma più diffuso non significa migliore. Ad esempio gli SMS sono ben più diffusi, e sono disponibili sulla totalità dei cellulari, anche quelli più vecchi (non-smartphone). E’ possibile inviare e ricevere SMS con qualsiasi telefono cellulare, senza dover installare app… ma alzi la mano chi li usa ancora (se non per mandare messaggi al parente che si ostina ad usare un vecchio telefono con i tasti).
-* WhatsApp ha gia tutto quello che mi serve, Telegram è solo un fastidio in più
Per la maggior parte degli utenti WhatsApp ha già le funzionalità necessarie, ma siamo sicuri che non si possa fare di meglio? Certo che si può, continua a leggere e lo scoprirai.
-* Telegram rispetta la mia privacy?
Entrambi i sistemi sono gratuiti ed in questi casi “se qualcosa è gratuito, il prodotto sei tu”. I due gestori, in linea teorica, potrebbero avere accesso alle comunicazioni e farne ciò che vogliono (ad eccezione delle chat segrete di Telegram), quindi non me la sento di decretare un vincitore. Dove però Telegram è imbattibile è la gestione della mia privacy nei confronti degli altri utenti.
Mi spiego con un esempio: su WhatsApp l’unico modo per identificare un utente è il suo numero telefonico. Per contattare qualcuno devo conoscere il suo numero, per essere aggiunto ad un gruppo devo dare il mio numero ad un amministratore. Se il gruppo è piccolo e conosco bene i partecipanti (famiglia, classe, amici) non ci sono grandi problemi; nel caso però di gruppi pubblici e/o molto grandi, farne parte significa rendere pubblico il proprio numero telefonico, cosa non sempre gradita. Telegram mi permette invece di scegliere un nome utente (di fantasia, esempio @TizioCaio123) e dare quello ai miei corrispondenti o agli amministratori dei gruppi invece del numero. Ovviamente chi ha già il mio numero in rubrica potrà messaggiarmi direttamente e vedrà anche il mio nome (come su WhatsApp), altrimenti vedrà solo il nome utente che ho scelto (WhatsApp invece mostra sempre il mio numero, a tutti).
$1* Partecipo a molti gruppi, quelli di Telegram sono migliori?
I gruppi WhatsApp sono utili, ma tristemente noti a tutti: permettono di riunire - in una chat comune - più utenti interessati allo stesso argomento. Pur essendo usatissimi (e spesso “abusati”), hanno limiti tanto più “fastidiosi” quanto più il gruppo è grande:
-• La lista dei partecipanti (e quindi dei numeri telefonici) è visibile a tutti. Finché si tratta di gruppi privati questo potrebbe non essere un grosso problema; non si può dire lo stesso per grandi gruppi, soprattutto se trattano argomenti delicati (politica, salute, stato sociale). Telegram, come detto in precedenza, non mostra il mio numero a nessuno (a meno che mi abbia già in rubrica), ma solo il nome utente (se ne ho scelto uno). Inoltre Telegram ha i canali, continua a leggere… ;)
-• “La libertà di parola va esercita con responsabilità.” (J. Chirac)
Nei gruppi WhatsApp tutti i partecipanti possono leggere e (purtroppo) scrivere.
Entrare in un gruppo “informativo” significa rischiare di ricevere, dopo ogni messaggio “ufficiale”, una miriade di “Grazie”, “Ok”, “Sono d’accordo”, “Ben fatto” (mai capitato...?). Per non parlare dei periodi di festa, dove ogni gruppo viene inondato di immagini e video di auguri. Nei gruppi Telegram gli amministratori possono limitare gli utenti (anche temporaneamente), limitando o vietando l’invio di messaggi. Inoltre è possibile eliminare un messaggio per tutti e senza limiti di tempo (mai ricevuto un messaggio “inadeguato” sul gruppo della scuola?)
* Ok, mi hai quasi convinto. Telegram ha qualcosa che gli altri non hanno...
I canali sono una funzionalità unica di Telegram: così come i canali TV, che si possono solo guardare senza interagire, nei canali Telegram (privati o pubblici) si possono solo ricevere messaggi, senza poter inviare nulla. Sono quindi lo strumento ideale per inviare avvisi ed informazioni ad un gran numero di persone.
Inoltre nessuno degli utenti di un canale può vedere la lista degli iscritti, e ci si può iscrivere da soli, ad esempio tramite invito o con QR-Code pubblicato su un manifesto, senza dover chiedere ad un amministratore. Infine, quando abbandonerai in canale, agli altri non apparirà l’odiosa scritta “Tizio ha abbandonato” di WhatsApp.
Immagina un canale Telegram dove sono inviati gli avvisi settimanali della Parrocchia: ti puoi iscrivere da solo (inquadrando il QR-Code alla fine di questo articolo), riceverai solo messaggi ufficiali (inviati dagli amministratori), puoi lasciare il canale in qualsiasi momento senza che nessuno se ne accorga.
* Sono quasi convinto, dimmene un’altra…
Telegram conserva tutti i messaggi in rete. Ok, detta così è un po’ tecnica, ti illustro i vantaggi pratici:
-• se cambi o rompi il telefono, sul nuovo telefono avrai subito ed automaticamente tutti i messaggi, senza doverli trasferire o recuperare dal vecchio
-• puoi installare Telegram contemporaneamente anche sul tablet, sul telefono di scorta e sui tuoi PC: i messaggi saranno automaticamente disponibili su tutti i dispositivi
-• quando la memoria del tuo cellulare “è piena”, Telegram la libera mantenendo però i messaggi in rete (inclusi foto e video), recuperandoli automaticamente quando serve
-• quando entri in un gruppo/canale già avviato puoi accedere anche a tutti i messaggi già inviati prima del tuo ingresso (su WhatsApp vedi solo quelli inviati dopo il tuo ingresso) Spero di aver risposto alla maggior parte delle domande e ti invito ad iscriverti ai nuovi gruppi e canali della Parrocchia usando i QR-Code qui sotto: (inquadra il video col telefono o stampalo)